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ADL: “L’Arabia sarà il top e vorrei lì un mio club”

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A cura di Cesare Tamborini

Parole di sincera ammirazione verso l’Arabia Saudita quelle pronunciare ieri a Riyad da Aurelio De Laurentiis a margine della Supercoppa Italiana vinta dall’Inter sul suo Napoli.

Presidente del Napoli che ha potuto soggiornare alcuni giorni in terra saudita e rimanere “Colpito moltissimo da un Paese con una crescita straordinaria, potentissima, che per vederla non si dovrà aspettare i prossimi anni, ma già i prossimi mesi”. Un Paese che, secondo il numero uno del club partenopeo, “Credevamo chiuso su sé stesso, ma che sta vivendo una straordinaria democratizzazione perché è apertissimo e diventerà, guerre permettendo, il centro della nuova incredibile commercialità”.

Aurelio de Laurentiis Arabia Saudita

Il futuro del calcio italiano sarà sempre più in paesi esotici? Foto: Lega Serie A Facebook account.

Più di Disneyland

ADL che ha potuto vedere con i suoi occhi le meraviglie architettoniche saudite, alcune già costruite “Una è tanto formidabile da annebbiare persino Disneyland”, ed altre in itinere “Con 100.000 gru in piedi per costruire un nuovo paese, una nuova era che darà filo da torcere a tutti”.

Un mio club in Arabia

De Laurentiis è entrato anche nel tema più prettamente calcistico sostenendo che in Arabia Saudita il football “E’ usato con intelligenza e furbizia come se fosse una specie di super spot per attrarre, al fine di rilanciare il Paese”. Calcio che vedrà, come sappiamo, il suo apice nel 2034 quando proprio l’Arabia Saudita organizzerà il torneo (di fatto giù ufficializzato dalla FIFA), ma, secondo il primo tifoso azzurro, “Non bisognerà aspettare quella data perché, secondo me, di sei mesi in sei mesi, gli arabi, da Riyad a Jedda, costruiranno l’inverosimile”.

Intervento di ADL a Riyad che si chiude con una provocazione “Vorrei fondare una squadra qua in Arabia, se ne avessi la libertà”, con la promessa di tornare perché “Il Paese mi ha veramente attratto” e con una previsione che sa di sentenza “Non ce ne sarà per nessuno, saranno il top”.

Il futuro (in Arabia?) del calcio italiano

Arabia Saudita che ha colpito anche il Presidente della Lega Calcio Lorenzo Casini, il quale ha difeso la scelta di giocare la competizione in un Paese definito da lui come “Un riferimento già da diversi anni. Guardando a quello che sta facendo per Expo 2030 e per i Mondiali del 2034 era importante essere qui”. Calcio che potrebbe essere, sempre secondo Casini, un veicolo per creare relazioni con Riyad non solo commerciali, ma anche diplomatiche.

Futuro che, per il numero uno di Via Rosellini, potrebbe significare anche la disputa di un’intera giornata di Serie A all’estero. Un’ipotesi, questa, al momento lontana da essere messa “nero su bianco”, ma che potrebbe venire discussa prossimamente ed avere, come paesi canditati ad ospitarla, perché no proprio l’Arabia Saudita.

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Foto d’apertura: SSC Napoli Facebook account

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