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Editoriale

Il futuro della SPL

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A cura di Cesare Tamborini

Il futuro della Saudi Pro League: giovani, talenti locali, acquisti mirati e fairplay finanziario. In estrema sintesi sono queste le basi sulle quali poggia il progetto per la crescita della Saudi Pro League. Se il presente è fatto di nomi quali Cristiano Ronaldo, Benzema, Neymar, portati in Arabia con ingaggi “monstre”, il domani della lega sarà inevitabilmente incentrato anche su altre basi. Il tutto per continuare un progetto che è parte integrante della “Saudi Vision 2030” (qui per saperne di più) annunciata nel 2016 dal principe ereditario Mohammed bin Salman .

Futuro Saudi Pro League

Mohammed bin Salman, erede al trono dell’Arabia Saudita

Quote giovani

Notevole importanza verrà data ai giovani calciatori attraverso l’introduzione di vere e proprie quote. Già da questa stagione la SPL ha ridotto l’età minima da 18 a 16 anni. Dal 2025-2026 i senior per rosa scenderanno da 35 a 25, con i rimanenti 10 slot che saranno riservati esclusivamente agli under 21. Dalla stagione 2026-2027 bisognerà introdurre obbligatoriamente 8 giocatori di formazione tra i 25 senior.

Talenti locali

Giovani vuol dire anche, e soprattutto, talenti locali, i quali verranno valorizzati attraverso il lavoro che sta compiendo la federazione; l’ingaggio di Roberto Mancini (qui la sua dichiarazione in esculsica a CS) a commissario tecnico della nazionale maggiore dell’Arabia Saudita spiega come la federazione si stia muovendo in questa direzione.

Futuro Saudi Pro League

Roberto Mancini è commissario tecnico della nazionale saudita da agosto 2023

A tal proposito sono chiarissime le parole Saad Allazeez, CEO ad interim della SPL, rilasciate nei mesi scorsi: “La SPL ha la grandissima opportunità di valorizzare i talenti locali, coadiuvando il lavoro che sta già facendo la federazione”.

Acquisti mirati

Altrettanto chiaro è stato il dirigente saudita riguardo i giocatori che arriveranno in futuro nella lega: “Non dovremo sprecare denaro, ma focalizzarci su acquisti mirati. Dobbiamo andare oltre i titoloni dei giornali….i club devono avere robusti modelli di business per diventare autosufficienti”. A riprova di queste parole è la nomina di Michael Emenalo a direttore del “Player Acquisition Centre of Excellence”, organismo che ha il compito di coordinare gli acquisti di calciatori stranieri. Emenalo che, e non è un caso, vanta un passato di successo nello scouting ai tempi in cui era al Chelsea.

Fairplay finanziario

Nel futuro prossimo della lega vi sarà anche un fair play finanziario come parte integrante del progetto di sviluppo della Saudi Pro League. Non sarà una copia di quello in vigore presso la UEFA, ma adeguato alle regole ed agli standard asiatici.

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