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Editoriale

Mancini alla guida dell’Arabia Saudita ha una sua logica

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A cura di Stefano Boldrini

Tra le supposizioni circolate in queste ore sulle ragioni delle improvvise dimissioni di Roberto Mancini dall’incarico di ct dell’Italia – 61 panchine tra il 14 maggio 2018 e il 13 agosto 2023, bilancio di 37 successi, 15 pareggi e 9 sconfitte, la conquista del titolo europeo nel 2021, ma pure la mancata qualificazione al mondiale 2022 –, circola anche l’ipotesi di un contatto, e quindi di un contratto importante, con la nazionale dell’Arabia Saudita. Il tempo dirà se questa pista è fondata. Allo stato attuale, dopo l’addio del francese Hervé Renard ai “figli del deserto” il 28 marzo scorso, la carica è vacante. La guida della squadra è stata affidata temporaneamente a Saad Al-Sheri, tecnico dell’Under 23, 3 presenze, 1 vittoria e 2 sconfitte nel suo mandato. Cinque mesi di regime provvisorio non sono normali, ma a Riyad hanno dato la precedenza al boom del campionato. Ora, decollata in pompa magna la Saudi Pro League, l’occhio del principe Bin Salman guarderà alla nazionale. Il piano è quello di consegnare i “verdi” a un tecnico straniero, di elevata esperienza e con un buon curriculum. La Coppa d’Asia 2024 è dietro l’angolo – si gioca in Qatar tra il 12 gennaio e il 10 febbraio 2024, 24 team al via -, poi ci saranno le qualificazioni del mondiale 2026 (Usa-Canada-Messico), una vera maratona per promuovere le 8 squadre che parteciperanno al torneo iridato. Il boom del campionato interno e l’idea di proporre la candidatura dell’Arabia Saudita per l’organizzazione del mondiale 2034 consigliano di compiere il salto di qualità anche con la nazionale. L’idea-Mancini ha un senso. Roberto ha lavorato all’estero (Inghilterra, Turchia e Russia), ha conquistato 14 trofei da allenatore e parla bene la lingua inglese: elementi cardine che rendono fondata l’ipotesi saudita. A Riyad quello di Mancini è uno dei profili sui quali si sta riflettendo. Vogliono chiudere questa partita entro due settimane, forse anche prima. Si parla di offerta triennale per il tecnico italiano. Bisogna solo avere pazienza ed attendere gli eventi per vedere come andrà a finire questa storia.

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