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Editoriale

Riparte la Saudi Pro League: la nostra analisi

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A cura di Cesare Tamborini

Dove eravamo rimasti? Al 30 dicembre 2023 quando si è disputata la diciannovesima giornata di Saudi Pro League. Ora, dopo oltre 40 giorni, si torna, finalmente, a giocare. Una lunga pausa durane la quale si è disputata la Coppa d’Asia (risuona ancora cocente l’eliminazione beffa dell’Arabia Saudita per mano dei coreani) e che ha permesso alle squadre di, come si suole dire, fare il punto della situazione per l’imminente seconda parte di stagione.

Funzionerà la cura Gerrard?

Steven Gerrard sorridente per il prolungamento del contratto fino al 2027. Foto: Facebook Official Page for Ettifaq Sport Club

Da giovedì 15 si scende quindi nuovamente in campo per un weekend che si preannuncia lungo in virtù del fatto che la ventesima giornata sarà spalmata su quattro giorni. Giovedì alle ore 18 ci sarà il primo appuntamento da circolino rosso visto che giocherà, contro l’Al-Kahleeij, l’Al-Ettifaq di Steven Gerrard. L’undici guidato dall’ex stella del Liverpool è solamente ottavo in classifica (25 punti) ed ha assolutamente bisogno di invertire una stagione che, senza mezze parole, al momento è deludente. Tant’è che in gennaio sembrava saltasse la panchina di Gerrard il quale, però, è più franco che mai visto che ha rinnovato il contratto fino al 2027 e con maggiori poteri decisionali. Di conseguenza Gerrard ha avuto carta bianca sul mercato di gennaio che, per la sua squadra, non lo si può considerare come la classica campagna trasferimenti di riparazione.

Nuovo allenatore, e non solo

Venerdì torna a calcare i prati verdi quella che forse è la maggiore delusione di questo 2023/’24. Parliamo dell’Al-Shabab che sfiderà il Dhamak: undicesima in classifica, con 21 punti, e con sole 5 vittorie fino ad ora. Il tutto pur avendo in rosa nomi quali Éver Banega, ora tornato in Argentina, Yannik Carrasco e Habib Diallo. A gennaio ha aperto il portafoglio per mettere sotto contratto Ivan Rakitić ed ha trovato il nuovo allenatore, il portoghese Vítor Pereira (terzo coach della stagione), dopo che erano circolate voci di un contatto con Mourinho. Vedremo se il tutto basterà ad invertire la rotta.

Ivan Rakitić ha giocato in Spagna con Siviglia e Barcellona. Foto: Official Facebook Page of Ivan Rakitić

Non si cambia

Sempre venerdì giocherà anche l’Al-Ahli, contro l’Al-Okhdood, che finora ha conquistato 40 punti che vogliono dire terzo posto in classifica. La squadra, che è di proprietà del fondo PIF, ha una rosa piena di giocatori di livello internazionale tra i quali: Edouard Mendy, Franck Kessié, Merih Demiral, Allan Saint-Maximin, la stellina spagnola Gabri Veiga, Riyad Mahrez e Roger Ibañez. Visto il buon andamento della stagione la loro campagna trasferimenti invernale è stata, di fatto, nulla.

Gabri Veiga, ex Celta Vigo. Foto: screenshot 2023-10-13 at 10-52-30 Gabri Veiga (@gabriveiga) • Foto e video di Instagram

Il solito CR7?

Sabato grandi firme, si direbbe, poiché calcheranno il terreno di gioco sia l’Al-Nassr che l’Al-Hilal. La squadra di Cristiano Ronaldo, seconda con 46 punti (-7 dalla vetta), se la vedrà in casa contro l’Al-Fateh. Inizia quindi tra le mura domestiche la rincorsa al primo posto dopo che, all’inizio della stagione, sembrava veramente difficile. Ma avere tra le proprie fila un certo CR7 significa possedere un giocatore capace di realizzare più di un goal a partita di media. I numeri infatti dicono che il portoghese ha realizzato 20 reti in 18 partite in questa stagione.

Al-Nassr che ha dovuto in gennaio fronteggiare un leggero infortunio di Cristiano Ronaldo, il quale ha dovuto quindi dare forfeit alla sfida delle sfide contro l’Inter Miami di Leo Messi. Ma ora sembra che tutto sia tornato a posto per il fenomeno portoghese, il quale è più pronto che mai ad inseguire altri record e vittorie. Visto e considerato come sta procedendo la stagione, la società non ha fatto interventi di rilievo a gennaio se non l’acquisto del terzino Aziz Behich.

Verso il titolo?

E veniamo alla capolista Al-Hilal che, anch’essa in casa, sfiderà l’Al-Raed. Con sette punti di vantaggio su Cristiano Ronaldo e compagni, il cammino verso il titolo sembrerebbe se non in discesa, comunque non così irto di difficoltà. Ma, come sappiamo, il calcio ci riserva soprese fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata ed è, anche per questo, che la dirigenza non è stata con le mani in mano a gennaio. Alla corte di Jorge Jesus è arrivato, dal Marsiglia di Rino Gattuso, Renan Lodi dietro pagamento di 23 milioni di euro. Terzino di ventisei anni il prossimo mese di aprile, con un recente passato tra Liga (Atlético Madrid) e Premier (Nottingham Forrest), era approdato in Francia la scorsa estate.

Rúben Neves, per sette anni in Premier League con il Wolverhampton. Screenshot 2023-12-05 at 10-06-33 نادي الهلال السعودي (@alhilal) • Foto e video di Instagram (7)

Squadra che ha in rosa, ricordiamolo, grandi nomi, tra i quali Malcom, Rúben Neves, Aleksandar Mitrović, Sergej Milinković-Savić, Kalidou Koulibaly oltre a Neymar, il quale starà fuori tutta la stagione dopo il grave infortunio patito in autunno con la nazionale.

Il “ritorno” di Benzema

I campioni in carica dell’Al-Ittihad dovranno aspettare domenica per il ritorno in campo. Sfideranno, in casa alle 18, l’Al-Riyadh. Quinti con 31 punti, gli uomini di Marcelo Gallardo, subentrato a Nuno Espírito Santo, sembra che abbiano reagito alla botta subita nel boxing day contro l’Al-Nassr (2-5). Infatti, dopo quella batosta, hanno collezionato due vittorie: una in King Cup (4-0 contro l’Al-Faisaly) ed un secco 3-0, il 7 febbraio, contro l’Al-Taee nel match di recupero di SPL perché i campioni in carica della SPL erano impegnati nel Mondiale FIFA per Club.

Per Karim Benzema 9 reti fino ad ora con l’Al-Ittihad.

Squadra che si è mossa relativamente poco durante il mercato invernale (il terzino destro Fawaz Al-Sqoor l’acquisto di maggior rilievo da segnalare) e che ha dovuto fronteggiare il cosiddetto “caso Benzema”. Il Pallone d’Oro 2022 è stato considerato sul piede di partenza durante tutta la sessione di gennaio, ma alla fine è rimasto. Diretto interessato che, ad onore del vero, non ha mai parlato ufficialmente di un suo possibile trasferimento, anzi, nei giorni scorsi, ha dichiarato che “L’Arabia è un posto eccezionale. Sono in pace qui. È una sfida nuova che mi piace, un progetto a lungo termine in un Paese musulmano. Come musulmano, quando sono alla Mecca, sento la pace. Qui in Arabia Saudita – continua l’ex Real Madrid – non sono solo un calciatore, sono anche un ambasciatore. Sono qui per portare grandi giocatori europei nel prossimo futuro. La nostra sfida è portare la SPL allo stesso livello dei campionati europei”.

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Foto d’apertura: AlNassr Saudi Club Official Account

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