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Un eccellente Al-Hilal fa 1-1 con il Real Madrid e non smette di sognare Theo Hernández

A cura di Cesare Tamborini
Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un’annata interessante per i tifosi dell’Al-Hilal. Alla luce dell’1-1 maturato contro il Real Madrid nell’esordio nel Mondiale per Club, sono diversi gli elementi per essere ottimisti.
Partita che rappresentava anche la prima di Simone Inzaghi sulla sua nuova panchina. Ex allenatore dell’Inter apparso teso nell’entrare sul terreno di gioco del meraviglioso Hard Rock Stadium di Miami. Con una temperatura percepita di 38 gradi all’ombra ed un’umidità degna da foresta tropicale, le due squadre si sono affrontate al meglio che hanno potuto.

La grinta di Simone Inzaghi. Foto: The official English X account of #Alhilal Saudi Club.
Due i grandi assenti per parte. Per i Blancos Mbappé, a causa di un attacco febbrile alla vigilia, e dall’altra Mitrović. Il match è gradevole fin dalle primissime battute e mostra come i ragazzi di Inzaghi non siano lì per fare da sparring partner. D’altronde quando hai in rosa nomi quali Milinković-Savić, Koulibaly, João Cancelo e Rúben Neves puoi benissimo giocartela alla pari anche contro il Real. Casa Blanca che si presenta un po’ come un cantiere visto che il match di Miami è la prima in panchina di Xavi Alonso.
Real Madrid che a tratti subisce la manovra dei sauditi che non hanno grosse difficoltà a padroneggiare in campo. Ma, e il calcio sappiamo che è così, al 34’ arriva la rete dei madridisti, i quali vanno a segno con il canterano Gonzalo che insacca quello che, di Gialappa’s Band memoria, si chiamerebbe “gollonzo”. Ma il vantaggio degli spagnoli dura pochi minuti poiché al 41’ viene assegnato un rigore all’Al-Hilal. Estrema punizione che lascia qualche piccolo dubbio, ma tant’è. Sul dischetto va Rúben Neves che pareggia.
Il secondo tempo vede il Real fare meglio, con i sauditi che calano alla distanza. Per i Blancos da segnalare una traversa colpita da Güler e la bella parata di Bounou che nega la doppietta a Gonzalo. Estremo difensore marocchino che poi si supera quando annienta il rigore, anche questo un po’ generoso, calciato da Valverde.

Il momento nel quale Bounou, detto anche Bono, para il rigore di Valverde. Foto: The official English X account of #Alhilal Saudi Club.
Al-Hilal che esce dallo stadio, dove è di casa Leo Messi con il suo Inter Miani, con fiducia. Quello che si è visto, sottolineiamo dopo pochissimi allenamenti sotto la direzione del neo-mister Inzaghi, è già, come si suole dire, “tanta roba”. Un fraseggio più che buono impreziosito dalla personalità mostrata dagli undici. Una rondine non fa primavera; questo Inzaghi e tutto l’Al-Hilal lo sanno benissimo. Però bagnare l’esordio del nuovo Mister, in una competizione così importante e contro un avversario come il Real con un pareggio è assolutamente da rimarcare.
Con questo 1-1 le due squadre salgono quindi ad un punto nel girone H. Nell’altra partita successo del Salisburgo che ha sconfitto il Pachuca per 2-1. Austriaci che saranno gli avversari dell’Al-Hilal lunedì prossimo in quel di Washington.

La classifica del girone H dopo la disputa del primo turno. Passano il turno le prime due. Screenshot-2025-06-19-at-08-03-54-al-hilal-Cerca-con-Google.
Da segnalare che, praticamente in contemporanea alla partita, sono tornate ad essere insistenti le voci su Theo Hernández. Il francese del Milan, sul quale i sauditi sembrava avessero mollato la presa, è ricomparso, o forse vi è sempre stato, sulla lista della spesa di Inzaghi. Fatto sta che il club saudita lo vuole assolutamente e sarebbe pronto a mettere sul piatto dei rossoneri una cifra attorno ai 27 milioni. Meno rispetto ai 35 offerti nelle scorse settimane. Questo perché, con i denari risparmiati sul costo del cartellino, l’Al-Hilal offrirebbe al giocatore un ingaggio di oltre 20 milioni a stagione fino al 2028 più un bonus alla firma.
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In apertura Rúben Neves festeggia la rete del pareggio. Foto: The official English X account of #Alhilal Saudi Club.